IL CONTESTO PRODUTTIVO AGRICOLO

L’area del Parco Agricolo di Casal del Marmo si estende per circa 400 ha di superficie. Pur essendo interamente circondata dal tessuto urbano, l’area mantiene i caratteri ambientali e paesaggistici tipici dell’Agro Romano di cui rappresenta un “residuo naturalistico” che, prima dell’espansione urbanistica disordinata, presenta una continuità ecosistemica con le attuali aree verdi protette situate nel settore Nord Ovest di Roma (Riserva Naturale dell’Insugherata, Parco Regionale Urbano del Pineto, Riserva Naturale di Monte Mario e Riserva Naturale della Tenuta dell’Acquafredda).
Come per tutta la campagna romana, anche qui le principali trasformazioni del paesaggio agrario sono storicamente riconducibili alle pratiche agricole condotte sugli altopiani che, per gli interessi pastorali e per opera dei carbonari, hanno fortemente ridotto l’estensione della vegetazione boschiva spontanea ivi presente. A ciò seguì una diffusa utilizzazione di tipo estensivo (prato-pascolo) spesso determinata da aspettative di potenziali future destinazioni urbanistiche dei terreni.
Accanto alle aziende di dimensione medio-grande con ordinamento estensivo a prato, prato-pascolo o seminativi, sono presenti piccoli lotti, generalmente spontanei, adibiti alla coltivazione di orti urbani e, limitatamente, all’allevamento di animali. Questo insediamento ortivo situato perlopiù nei fondovalle pianeggianti e sulle scarpate dei fossi principali è interessato ad un processo di recupero ambientale e di censimento degli ortisti. Per quanto riguarda l’attuale utilizzazione del suolo agricolo, così come si evince dalla Carta dell’uso del suolo il territorio del PARCO AGRICOLO è suddivisibile in diverse classi d’uso che differiscono fra loro anche per differente suscettività produttiva  in particolare:
TERRE ARABILI
Terre arabili non irrigue, principalmente senza vegetazione dispersa
COLTURE PERMANENTI
Frutteti
Oliveti
PRATI
Prati prevalentemente senza alberi e arbusti
Prati-pascoli e pascoli
ZONE AGRICOLE ETEROGENEE
Colture annuali associate a colture permanenti
Sistemi colturali complessi senza presenza di edifici
Sistemi colturali complessi con presenza di edifici
BOSCHI E AREE SEMINATURALI
Boschi a prevalenza di sughera
Querceti misti a locale dominanza di cerro
Boschi di latifoglie non native a dominanza di robinia
Praterie naturali prevalentemente senza alberi e arbusti
Cespuglieti a locale dominanza di ginestra
Canneti
In termini di incidenza percentuale, la ripartizione tra le classi è riportata nella
tabella e nel grafico seguenti.

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Per quanto attiene la struttura fondiaria, il primo elemento caratterizzante è la suddivisione del territorio tra proprietà pubbliche e private. La superficie di proprietà pubblica, appartenente alla Provincia di Roma, presenta un’estensione di circa 120 ettari e risulta essenzialmente suddivisa in:
- aree in concessione
- aree con occupazioni temporanee senza titolo.
La gran parte del territorio in concessione è gestito dalla Cooperativa COBRAGOR. (Cooperativa Braccianti Agricoli Organizzati) alla quale venne concessa per convenzione nel 1978, a titolo gratuito, una superficie di circa 66 ha. Il territorio gestito dalla cooperativa interessa gli altopiani della zona nord est dell’area.
Le aree a occupazione senza titolo, interessano il tratto medio-alto del fosso Campanelle e comprendono circa 250 lotti.
Il tessuto fondiario privato è costituito da tre grandi proprietà (Massara per 100 ha; Mancini per 110 ha, Vittorini per 60 ha) e da una serie di piccoli lotti di dimensione inferiore all’ettaro, che interessano la Tenuta del Piano del Marmo. Attualmente l’area che risulta maggiormente valorizzata dal punto di vista agricolo, oltre ai suddetti orti, è l’azienda gestita dalla cooperativa Co.br.ag.or., che presenta coltivazioni eterogenee a seminativo avvicendato, oliveto, frutteto, colture in serra e colture ortive in pieno campo.
In azienda è presente anche un punto vendita dei prodotti agricoli e dei prodotti trasformati (olio, confetture, miele). L’azienda possedeva anche degli animali, quali polli, vacche e maiali, utilizzati essenzialmente a scopi didattici ma che per questione di furti è stata abolita. La vicina azienda di proprietà Massara è caratterizzata prevalentemente da seminativi avvicendati.
Tutta l’area adiacente alla via di Casal del Marmo e al quartiere Primavalle, presenta una vocazione zootecnica, contrassegnata dalla presenza prevalente di prati-pascoli e pascoli a disposizione degli allevamenti bradi di ovini e bovini. Elemento di particolare rilievo è la presenza, all’interno di detta azienda, di edifici rurali di notevole importanza, ancorché in condizioni fatiscenti, sia sotto l’aspetto delle volumetrie disponibili che sotto quello del loro valore storicosociale. In particolare il complesso è costituito da due corpi di fabbrica ad uso stalla e un fabbricato ad uso abitativo di maggior pregio architettonico. Particolare menzione, ai fini del presente studio, deve essere fatta in relazione alla citata azienda Co.br.ag.or. che costituisce un esempio di efficienza dal punto di vista della produttività in senso agricolo stretto e dal punto di vista  dell’offerta di servizi agrituristici (80 coperti e 10 posti letto) e didattici. L’ordinamento produttivo è di tipo misto con coltivazione di ortaggi stagionali, frutta (mele, pesche, albicocche, prugne,cachi, ecc.), olivi, vigna e rotazioni di cereali con proteoleaginose; era presente un piccolo allevamento zootecnico che comprendeva alcune unità di vitelli da carnee animali da cortile.
L’attività agricola,supportata da un adeguato parco macchine, attrezzature e fabbricati rurali, è indirizzata alla massima riduzione degli impatti ambientali adottando idonee pratiche agronomiche e attenendosi al Regolamento Comunitario sulla riduzione dei fitofarmaci. L’azienda dispone di un proprio piccolo frantoio a ciclo continuo dove si trasformano le olive raccolte dalle 400 piante di diverse varietà (Frantoio, Leccino, Nocellara e Piccoline) in un eccellente olio extravergine non filtrato segnalato dalla guida del Gambero Rosso.
L’elevata qualità delle produzioni agroalimentari e l’impegno profuso dai conduttori nella salvaguardia del territorio in un ottica di utilizzo compatibile delle sue risorse, ha permesso alla Cooperativa di realizzare un’azienda agricola multifunzionale a reddito positivo, che costituisce un riconosciuto punto di riferimento e aggregazione sociale non solo per il quartiere ma per tutta l’area Nord-Ovest di Roma, e rappresenta un esempio di possibile riqualificazione e recupero di un area periferica degradata.
Seguendo il principio per il quale l’agricoltura sostenibile oltre ad essere un’attività economica produttiva rappresenta un sistema di difesa e recupero dei valori storici ed ambientali del territorio, la Cobragor ha di fatto il merito di aver salvaguardato un porzione di agro romano vitale, per dare risposta alla sempre più crescente “domanda di campagna” proveniente dalla città. Tale ruolo si concretizza con la costante programmazione di attività e iniziative a carattere sociale che, a fronte di costi modesti, costituiscono il cuore del successo dell’impresa. L’organizzazione aziendale prevede il libero accesso alle strade poderali e ai sentieri aziendali da parte di turisti per attività di passeggiata, footing o ciclismo.
Di particolare importanza, sotto il profilo sociale, sono alcune specifiche attività, tra le molte iniziative cui in cui l’azienda è coinvolta:
l’attività di educazione ambientale, agricola e alimentare. L’azienda è organizzata come fattoria educativa e ospita circa 1.500 bambini all’anno provenienti dalle scuole elementari di Montemario, Primavalle, Torrevecchia e Ottavia. Durante le visite gli animatori della cooperativa facilitano i bambini a interagire con gli animali e l’ambiente agricolo con naturalezza e partecipazione. Inoltre propongono, in accordo con gli insegnanti, un vero e proprio modulo educativo improntato sul rispetto e conservazione dell’ambiente rurale, per una città più vivibile e a misura di bambino e per il mantenimento, dell’ormai precario ecosistema. L’azienda partecipa al progetto Rete delle Fattorie Didattiche promosso dall’Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Roma (L. 285/97) e dall’Ente RomaNatura, finalizzato alla promozione di visite in fattoria a tutti i bambini ed insegnanti delle scuole, materne ed elementari del Comune di Roma.
L’azienda, che proviene dalle proprietà del S. Maria della Pietà, collabora da molti anni con il Dipartimento di Salute Mentale della A.S.L. RME per un progetto che prevede il ciclico inserimento in cooperativa di tre pazienti con problemi psichiatrici. L’aspetto qualificante di questa esperienza sta nell’alto valore terapeutico e soprattutto nell’autentico reinserimento lavorativo in quanto i pazienti sono assunti come soci a tutti gli effetti.
Un’altra esperienza che evidenzia l’integrazione della cooperativa con il territorio è l’organizzazione di campi scuola estivi in azienda che ormai da molti anni vede la partecipazione crescente di bambini residenti nei quartieri limitrofi. Nei mesi invernali è attiva invece una ludoteca caratterizzata da attività di animazione e ristorazione per feste organizzate dagli stessi bambini.Nel mese di agosto l’azienda ospita quotidianamente circa 50 anziani residenti della XIX circoscrizione in collaborazione con la Cooperativa Servizio Sociale e Sanitario XIX. Per tali iniziative l’azienda ha ottenuto la segnalazione nell’ambito del Premio “Romarchitettura” sezione Luigi Piccinato per il progetto di “Parco Agroeconomico di Castel del Marmo a Roma” – Ordine degli Architetti di Roma - anno 2000, ed è stata inserita - grazie alle capacità dimostrate e i risultati ottenuti nella difesa dell’ambiente agricolo in ambito urbano, nello sviluppo di attività multifunzionali e per i risvolti occupazionali e sociali – quale esperienza pilota nello studio previsto nell’ambito del Programma Comunitario ADAPT “Networking fot Regional Innovation Processes Towards Agenda 21 – Strategie per la riconversione produttiva sostenibile delle Piccole e Medie Aziende Agricole dell’Agro Romano”.