Nell’ipotesi di progetto è stato tenuto conto del fatto che l’area agricola di Casal del Marmo nel contesto urbano in cui è situata e per la vicinanza a strutture pubbliche quali l’ospedale S.Filippo Neri, il carcere minorile, l’istituto di S.Maria della Pietà, riveste una spiccata funzione sociale e culturale. Secondo le finalità del presente progetto, in base allo studio della cartografia di base e ai sopralluoghi effettuati, è stata individuata e cartografata la rete viaria attualmente presente nell’area di Casal del Marmo.
Da tale studio è emersa la presenza di una rete viaria carrabile sia di tipo principale, che di tipo secondario, che andrà evidenziata nella Carta del Parco delle Risorse e delle Criticità e nella Carta del Parco degli Interventi per la Fruizione e l’Accessibilità che andranno .
La viabilità attualmente individuata comprende le seguenti tipologie:
- strade asfaltate
- strade sterrate
- sentieri
Le strade asfaltate presenti comprendono i tracciati che garantiscono l’accessibilità all’area, come via Trionfale, via di Casal del Marmo, via Barellai e via di Torresina. Le strade sterrate comprendono tracciati carrabili, con fondo naturale, che costituiscono la rete poderale e interpoderale delle aziende di Casal del Marmo. I sentieri presenti riguardano principalmente la viabilità di accesso e di collegamento degli orti di Valle Fontana. L’attuale assetto viario deriva esclusivamente dall’uso agricolo dell’area. Sulla base della rete viaria esistente sono stati individuati alcuni tracciati potenziali sui quali è ipotizzabile la realizzazione di sentieri ciclopedonali fruibili dal pubblico. La viabilità potenziale ipotizzata, riguarda sentieri di collegamento e raccordo con la viabilità esistente.
In particolare si è tenuto conto oltre che della citata viabilità:
dell’assetto morfologico dell’area;dei principali siti di interesse turistico sotto l’aspetto socio-culturale (attività produttive, ecc) e ambientale;
della presenza di un parco già costituito con circuito ciclopedonale nel complesso di S.Maria della Pietà.
L’obiettivo dello studio è l’individuazione di una rete viaria che abbia una sua razionalità e una funzionalità non solo per lo svolgimento delle normali attività agricole e forestali, ma soprattutto riguardo le funzioni didattiche e turistiche ricreative. Si potrà inoltre prevedere l’adeguamento di una parte della viabilità esistente per una fruizione autonoma anche da parte di disabili motori e non vedenti con vario grado di difficoltà.
Nell’area potrà essere individuato un itinerario concepito per guidare la persona all’interazione con la natura, per mezzo dei sensi (vista, tatto, olfatto, gusto, udito) mediante le seguenti componenti:
piste idonee al transito ciclopedonale e alle carrozzelle;
stazioni sensoriali interattive per normodotati, disabili, non vedenti e ipovedenti;
insieme di elementi arborei e arbustivi con caratteristiche tali da permettere l’interazione con la natura per mezzo dei sensi;
pannellistica con finalità divulgative e contenuti informativi;
La pista di transito dovrà avere una larghezza minima di 1,70 m e per la sua realizzazione sarà necessario uno scavo profondo 20 cm, successivamente riempito con ghiaione e stabilizzato di cava al fine di garantire compattezza e drenaggio della superficie. I tratti adeguati alla fruizione per portatori di handicap potranno essere dotati su entrambi i lati, di un cordolo di contenimento costituito da paletti di castagno sporgenti da terra 15 cm su cui scorre un traversino sempre di castagno oppure di sistemi elettronici di controllo con colonnine di informazioni o con collegamenti satellitari attraverso normali telefonini cellulari. Questo intervento permetterà alle carrozzelle di seguire il percorso e consentirà ai non vedenti di ascoltare direttamente le informazioni turistico ambientali.
Le stazioni sensoriali potranno essere composte da:
- elemento naturale o artificiale dove i visitatori possono fare esperienze sensoriali e conoscitive, sulle specie vegetali o su elementi che le compongono;
- un pannello in cui è descritta l’azione da compiere per vivere quella determinata esperienza;
- un riferimento fisico come una colonnina con bluetooth e Wi-fi, per i non vedenti, lungo il percorso che illustra il luogo dell’esperienza.
Possono essere considerati elementi naturali le specie del luogo come la quercia da sughero, la lettiera del bosco, l’humus, o le spighe di grano o altri cereali presenti nelle colture, mentre saranno messi a dimora, in aggiunta a quelli preesistenti, erbe e arbusti autoctoni che emanano intensi odori. Le specie vegetali scelte per questi scopi sono:
Spartium junceum (ginestra odorosa)
Crataegus monogina (biancospino)
Cornus mas (corniolo)
Euonimus europeus (berretta del prete)
Thymus vulgaris (timo)
Malus domestica (melo)
Pyrus communis (perastro)
Prunus communis (prugnolo)
Gli elementi artificiali saranno costituiti da cassette sensoriali, in legno, con uno o due fori dove il visitatore inserendo le mani, cerca di scoprire l’oggetto naturale contenuto all’interno (per. esempio corteccia della sughera). I pannelli per normovedenti saranno in materiale plastico e fissati su un supporto ligneo, mentre quelli per non vedenti saranno delle piastrine metalliche in linguaggio Braille. Le stazioni saranno indicate ai non vedenti da una traversina in legno posta lungo il percorso e inclinata nella direzione della stazione. Lungo i percorsi saranno disposti anche pannelli informativi sull’area con contenuti didattici e divulgativi rivolti a conoscere l’ambiente circostante.