Siamo onesti cittadini, pensionati o lavoratori dipendenti pubblici o privati residenti in questa zona, amanti della terra, che circa quarant'anni orsono iniziammo con passione e tenacia l'opera di bonifica e tutela della valle mediante la coltivazione agricola del terreno di proprietà della Provincia di Roma, lasciato incolto e in stato di completo abbandono.
In quegli anni la valletta era acquitrino, dove confluivano le acque reflue di più discariche e l'opera di bonifica, senza l'ausilio di mezzi meccanici, fu immane.
Con il varo della riforma sanitaria e della legge "Basaglia", che sancì la chiusura graduale dei manicomi, con il passaggio delle competenze alle regioni, il terreno circostante del comprensorio fu completamente abbandonato.
Noi ortisti storici, già presenti nel sito, e la Cobragor ci prendemmo cura di quei terreni.
Con grande entusiasmo e con il sudore della fronte in breve tempo traformammo la valle in fiorente giardino con la bonifica anche delle scarpate e la messa a dimora di alberi fruttiferi ed ornamentalli, contribuendo alla tutela ed a un migliore equilibrio ecologico ed idrogeologico.
Consideriamo l'orto un luogo di impegno fisico e morale personale, di aggregazione e svago, e riteniamo che tutta la popolazione possa parteciparvi.
Il nostro sogno fu fin dall'inizio quello di poter condividere con i nostri concittadini la gioia di poter vedere questi orti-giardini tutti ben contilvati con ortaggi, fiori, alberature di varietà diverse e con la possibilità di far intervenire a scopo didattico anche gli alunni delle scuole per poter dimostrare loro le tecniche di coltivazione.
A tal proposito evidenziammo la provenienza di noi ortisti dalla varie regioni d'Italia, ed ognuno di noi ha portato la sua tecnica diversa di coltivazione creando un notevole arricchimento culturale in materia, che è un patrimonio da preservare.
Dopo questo intervento di bonifica prendemmo contatti con l'Amministrazione Provinciale per trovare una qualche forma di legalizzazione in modo da non poter più essere considerati degli "abusivi".
Così, dopo vari tentativi e su precisa indicazione dell'Ente proprietario, noi ortisti storici fondammo nel 1985 l' "Associazione Ecologica Valle delle Fontane", con l'adesione di 246 soci.
Nonostante il nostro costante impegno, e nonostante la rinuncia ai propri diritti da parte della Cobragor concessionaria dei terreni, non ci fu concessa la legalizzazione da parte dell'Ente per motivi politici diversi, sia per l'incertezza sulla futura destinazione dei terreni stessi.
Per questi motivi la nostra attesa legalizzazione si concretizzò con un tacito assenso (verbale) da parte dell'Ente con l'impegno da parte nostra a rilasciare i terreni qualora ci fosse stato richiesto.
Così fino ad oggi abbiamo continuato il nostro lavoro con amore e passione, tutelando il sito ed evitando che lo stesso diventasse una discarica.
Sono trascorsi quarant'anni circa, molti di noi sono diventati anziani, altri sono a miglior vita, e purtroppo gli innesti di giovani amanti della terra sono stati rari e questo è motivo di grande rammarico per noi, perchè c'è tanto bisogno di ricambio generazionale.
Coltivare la terra è una nobile ed utile attività, non pensiamo se ne possa fare a meno.
Oggi in circa centocinquanta siamo confluitri, diventandone soci, nella associazione "Comitato per il Parco Agricolo Casal del Marmo", con l'auspicio che possano trovare la soluzione i tanti problemi da risolvere: la regolamentazione degli orti, il ricambio generazionale, l'approvvigionamento idrico, il box attrezzi, la casa comune degli ortisti, la presenza dei nomadi e dei senza fissa dimora, il problema dei frequenti furti a nostro danno di attrezzi e ortaggi, la fine dei lavori per la realizzazione del collettore per le acque reflue.
Detti lavori hanno letteralmente sconvolto la valle con la distruzione di tanti orti e con l'abbattimento di alberi fruttiferi ed ornamentali, con la conseguente induzione in uno stato di sconforto e la perdita di entusiasmo da parte di molti di noi.
L' auspicio da parte nostra è che al più presto i lavori possano essere completati e che finalmente si potrà tornare a coltivare tutta la valle con il nostro impegno rinnovato, con la tenacia e l'entusiasmo che ci caratterizzza.
In virtù della funzione sociale che svolgiamo, confidiamo nell'impegno delle istituzioni per la soluzione dei nostri problemi.
In conclusione da parte nostra auspichiamo:
1) che l'orto urbano sito nel Parco Agricolo Casal del Marmo diventi l'orto urbano più importante della capitale e del Lazio per la sua estensione, pari a 23 ettari e per bellezza;
2) che vengano trovati tutti i fondi per la realizzazione del nostro progetto Orti Urbani:
3) il nostro progetto presentato in collaborazione contrattuale con Cobragor, deve esser il fiore all'occhiello nella costituzione del Parco Agricolo casal del Marmo;
4) che ci sia l'assegnazione agli ortisti storici con contratti rinnovabili e il bando per l'assegnazione di nuovi 48 orti alll'interno del cuore verde del Parco Agricolo nel Municipio XIV decisi in collaborazione con l'amministrazione dello stesso Municipio.
Siamo certi che in futuro la Valle delle Fontane tornerà ad essere un giardino in fiore, come lo è stato in passato.
Roma, 30 maggio 2014 Luciano Lattanzi
Responsabile sezione Ortisti dell'associazione
Comitato per il Parco Agricolo di Casal del Marmo