IDEA PROGETTO per la produzione agroforestale per uso energetico

I terreni individuati per la coltivazione di biomasse legnose sono quelli pianeggianti, adiacenti ai corsi d’acqua, attualmente costituiti da pascoli o pratidestinati alla produzione di foraggio. Questi terreni presentano caratteristiche che permettono di essere utilizzati in maniera più efficiente per la coltura di biomasse, grazie alla natura pianeggiante, la facile accessibilità e le ottimali condizioni microclimatiche e stazionali. Le biomasse legnose suscettibili di vantaggiosa conversione energetica sono principalmente specie a rapido accrescimento SRF (Short Rotation Forestry) come il pioppo, il salice e larobinia (Robinia pseudoacacia) che consentono generalmente turni molto brevi (5 anni) per la produzione esclusivamente di cippato.Sono stati individuati i terreni di fondovalle  del parco per la produzione di biomasse. Tra i pioppi si propongono, come specie della sezione Aigeiros, il Populus nigra e per la sezione Leuce il Populus alba, entrambi specie plastiche adatte anche a terreni legati alla presenza del querceto misto sopramediterraneo. Tra i salici vengono considerate le specie più idonee ai terreni scelti: Salix purpurea, Salix triandra (detto da ceste), Salix eleagnos e Salix cinerea (questi ultimi più adatti alle aree ad impaludamento periodico). Le densità di impianto potrebbe essere di 2x2 m ed il turno non superiore ai 5- 6 anni in modo tale da ottenere tronchi di diametro dell’ordine dei 10 cm, dai quali si può ottenere il cippato che sarà usato come combustibile a scopi energetici. Si potranno prevedere nelle vicine strutture pubbliche, come l’ospedale S.Filippo Neri, il carcere minorile o la casa di cura S.Maria della Pietà, centrali termiche alimentate con cippato proveniente dai tagli cedui di utilizzazione delle SRF presenti all’interno del parco agricolo. Tra i risultati positivi indotti si sottolinea la creazione di nuove opportunità d’impresa nel settore agro-forestale e la diffusione dei nuovi sistemi tecnologici ad alta efficienza che permettono di abbassare sensibilmente i costi di utilizzazione. Considerato il contesto di Casal del Marmo e la necessità di favorire all’interno del Parco Agricolo interventi integrati e multiobiettivo, la produzione di biomassa legnosa potrebbe assumere un significato ancora maggiore se, attraverso opportuni accordi, si coinvolgessero nell’intervento alcuni importanti attori presenti nell’area: il carcere minorile, l’ospedale San Filippo Neri, l’ex ospedale S.Maria della Pietà (futura università), le aziende agricole esistenti e icentri di servizi previsti nell’area. Tali soggetti, infatti, potrebbero essere coinvolti a vario titolo nell’intervento: sia come semplici utenti finali (dotandosi di una caldaia a legna per la produzione di calore e acqua calda sanitaria), che come “partner”, partecipando alla gestione del bosco e alla produzione di cippato.